giovedì 21 febbraio 2013

Vecchi ricordi, favole moderne.


"Un fiore selvatico che cresce rigoglioso in un prato pare essere felice di esser all'aria aperta, ma allo stesso tempo sfoggiando la sua bellezza magari non aspetta altro che esser colto."


Un uomo passeggiava in campagna in una giornata d'estate quando ad un certo punto incontrò uno stupendo fiore sulla sua strada. E tanto era bello che non riuscì a staccargli più gli occhi di dosso. Era così bello che non esitò a chinarsi e a toccarlo, guardarlo, e colpito dalla sua purezza come se fosse una vera e propria donna se ne Innamorò in pochi istanti. Ed il fiore si trasformò in una splendida Ragazzina dagli occhi azzurri, dai capelli lunghi e castani che sulla punta diventavano biondi, che prese vita davanti allo stupefatto spettatore al quale per poco non glie veniva un colpo poveretto.
Da lontano un treno di gente in festa comparve all'orizzonte tutto ad un tratto e si avvicinava insieme ad un frastuono che diventava sempre più assordante. Era tutto surreale, compresa la gente vestita come se stesse partecipando ai festeggiamenti di un matrimonio. E quando spuntò la sposa dal mucchio, si accertò quindi di Essere ancora sveglio per poi autoconvincersi di esser tutto ad un tratto impazzito.
C'era anche una banda di tamburini alla quale la ragazzina, nel frattempo, mentre lui si tirava pizzicotti come se fosse in preda a convulsioni, si era unita indossando ora un gran tamburo sul quale inveiva selvaggiamente rispettando tuttavia il ritmo. Ed era oltremodo affascinante e provocante. Mentre era ormai in mezzo a quel mucchio di gente, scrutava a distanza ogni suo movimento e sfiorava l'idea che tutto quello non fosse in realtà un inganno della sua mente.
Passò così qualche ora, arrivò il tramonto, e ovviamente l'ora del consueto trenino, quello del pepepepepepe per intenderci. Sorridente lo trascinava di qua e di la con quel vestitino verde che tanto glie donava, solcando con le sue splendide gambe un mare ancor verde di spighe di grano; lui intanto le accarezzava dolcemente i capelli cercando di non tirargliene troppi... eheh. Quand'ecco il trenino spezzarsi, la sua voce scomparire, la musica svanire nel buio della Notte ormai scesa e la gente dissolversi nel nulla.
Si guarda attorno e non vede altro che campagna, sterminata campagna. Era un sogno? - si domanda. Si mette dunque alla ricerca di quel fiore prima che la notte lo accechi del tutto e quando ha quasi perso le speranze eccolo li! Ed averlo ritrovato riaccende in lui la speranza. Si precipita, ma pur compiendo le stesse azioni il risultato è ben diverso da quanto poche ore prima Era accaduto. Non piange, ma non è sicuramente felice. Decide quindi di prendere il fiore e portarlo con se per assicurarsi di poter almeno sperare di rivedere la ragazzina. Ma quando era li per strapparlo, notò ancora una volta la sua bellezza. Decise allora di andare, lasciandolo felice li nella sua terra a crescere e germogliare.

B.M. (8 FEBBRAIO 2013)



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