mercoledì 4 dicembre 2013

Fantasia e realtà!

 

"Quanto sono belle queste giornate fredde di sole accompagnate dalla trepidante attesa, per i ragazzini, del Natale. Lo stesso ambiente di questo paesino, ricolmo di ville sfarzose, alcune quasi ottocentesche, con sullo sfondo le montagne già innevate, riscalda, rilassa. Per certi versi si contrappone alla Milano frenetica e spassosa, seppur questa non disti che qualche chilometro. Su questo sfondo, senza respiro, butto giù un paio di righe, senza pensarci troppo: semplicemente lascio muovere la mano a suo piacimento. Mi è nato così questo piccolo brano, che poi non è altro che un racconto, magari da musicare un giorno. E con mio grande stupore mi ritrovo entusiasta, che che ne dica chiunque possa mai leggerlo."


Lava le tue mani in quella scodella dove il sangue si è ormai mischiato all'acqua. Se vuoi che le cose siano fatte per bene, falle da te. È una drastica verità che si consuma e brucia trasformandosi in quel fumo nero che ancora caldo tormenta ed annebbia le colline coltivate dal tuo pensiero. Mischia i vari colori, imbratta le coperte, falla scivolare sulle lenzuola e assicurati che le lasci solo se sudate. Infine, riponi su di lei un ultimo sguardo prima che venga abbagliato dalla luce del giorno che va spegnendosi oltre l'orizzonte. Pensa ora al nuovo giorno e guadagnatelo nella notte, distruggi ciò che sembra scontato e ricorda di lucidare le scarpe prima di entrare nella tana degli orsi che imbacuccati a dovere aspettano il servizio parlando di quanto bella sia Ginevra sfiorata dalla candida neve d'inverno. Bevi, e quando il soffitto sembrerà assomigliare alla grossa bocca di una grassa balena, danza sulle onde e nuota il più in fretta possibile nel mare delle parole, le uniche che ti potrebbero salvare. Fa attenzione e non finire nella sua pancia, dimora da centinaia di anni ormai di uno sadico raccontaballe, che peraltro è pure di legno. Quando il mare si sarà calmato, prendi da una delle sue punte una qualunque di quelle stelle e portala via, lontano da quelle lenzuola azzurre. Senza farle troppo male, appoggia le tue labbra su di lei e scopri quanto dolce possa essere il suo sapore per le tue papille. Scalda i tuoi pensieri e divertiti, tanto nessuno rimarrà ad aspettare il tuo risveglio. Neppure tu, che già sei miglia e miglia lontano, già in cerca di altri mostri da rinchiudere nel tuo armadio. 

B.M.



2 commenti:

  1. Delirante e intenso. Alcuni passaggi sono poesie (Pensa ora al nuovo giorno e guadagnatelo nella notte. Stupendo!)

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    1. Grazie! Mi fa tanto piacere vedere questi tuoi commenti.
      Non so se dà questo effetto, e magari potevi darmi un riscontro, ma almeno nei miei pensieri il finale lo immaginavo enigmatico ( e spero che lo si possa giudicare così) in modo tale che ognuno potesse interpretarlo in modo diverso. (Ho usato 'mostri' per essere appunto abbastanza generico...) Che ne pensi?

      Un saluto.
      B.M.

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