lunedì 6 gennaio 2014

Un rozzo intermezzo

 

"Alle volte capita di passare del tempo in libreria. O meglio, il più delle volte capita per sbaglio di entrarci. La prima volta che ci misi piede, non molto tempo fa, mi colpì la mole di gente seduta a leggere, con la evidente voglia in tasca di spendere i propri spiccioli: si, una voglia simile a quella del più tirchio dei genovesi. Mi colpì ancor di più quell'uomo pelato che, da quello stesso giorno, tornò periodicamente con l'idea di leggere qualcuno dei classici presenti senza pagare alcunché. Alle volte l'ho visto comprare, ma son pronto a scommettere che nessuno di quei libri sarà rimasto nella sua casa per più di un singolo giorno. Li avrà sicuramente regalati in giro, per qualche compleanno, per qualche laurea. Avrà ostentato sicurezza, mentre dimostrava la conoscenza di alcuni passaggi, e, certamente ammaliato, da parte sua l'interlocutore avrà gentilmente accompagnato un suo sbadiglio con le parole 'lo leggerò sicuramente!', mentre non troppo cautamente passava già a scartare qualche altro più promettente dono. Sto leggendo un libro. Lo sto leggendo quasi certamente perché mi è costato una cifra irrisoria, quasi ridicola. Una ferita portata al mio portafogli che si rimarginerà saltando, mio malgrado, per cinque giorni il solito, ma smisuratamente amato, cappuccino mattutino.