giovedì 21 febbraio 2013

Rozzissimo intermezzo



"A volte ci si siede sul divano, quando magari fuori dalla finestra la neve scende copiosa, e nel buio della notte ci si sofferma con lo sguardo sul lampione di fronte a casa e ci sembra quasi come di non sapere da dove quella neve provenga... 'Che te sei fumato oggi minchione?' - direbbe mio cugino irrompendo sulla scena, eheh." 


Ci si concentra prima di tutto sulle proporzioni del viso del soggetto. Quindi si osserva la posizione degli occhi, quanta distanza c'è fra ciascuno di essi e l'apice del naso; se ne decide la grandezza dunque, se ne fa un primo schizzo e si trova di conseguenza quanto si deve andar giù per disegnare la punta del naso. Per quest'ultimo, di qualsiasi specie esso sia, sia che sia a patata o all'insù, il primo schizzo è abbastanza simile per tutti e consiste nel disegnare una specie di } rovesciata verso l'alto e con la punta centrale 'smussata'. La caratteristica più difficile da riprodurre sul pezzo di carta è la bocca e nei casi ancora più difficili il sorriso. È un dramma e sarete li ad occuparvene per più di qualche minuto sebbene anche per essa lo schizzo segua delle regole stereotipate, almeno nel caso di una bocca chiusa. È molto difficile descriverne però il processo, e ancora più difficile sarebbe stato descrivere quello per gli occhi. Ci si concentra prima sulla parte centrale. Vi sono tre linee da tracciare: quella più bassa, dritta, quella mediana, che deve esser dritta con una piccola rientranza al centro, e quella superiore che consiste in un 3 capovolto verso il basso questa volta. A questo punto si uniscono le tre linee create: la mediana va dritta magari finendo con un 'baffetto' verso l'alto se si vuole un espressione 'sorridente', mentre le rimanenti si congiungono a quella banalmente ed ovviamente da entrambi i lati. Si tracciano quindi facilmente le sopracciglia, prendendo le proporzioni giuste si traccia il confine della fronte e del viso in generale; infine si completa con le orecchie ed i capelli. Il vostro schizzo è terminato, ma comincia ora la parte più interessante che consiste nel dare vita, profondità all'immagine in bianco e nero creata: per fare ciò bisognerà usare le proprie dita andando a smussare i vari angoli e a creare i vari giochi di luce.

Se avete seguito passo passo queste indicazioni vi troverete sulla pagina un risultato più o meno simile a questo (eheh)! (12 FEBBRAIO 2013)

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