domenica 13 ottobre 2013

L'incorreggibile monotonia d'assalto

 

"Le levate mattutine delle 5.30 non hanno più nessun sapore. Da una parte il freddo che inizia a sentirsi fuori dalle coperte, dall'altra il candore e la specialità tipiche di una colazione al bar gustata quando ancora è buio. Difficile prendere una decisione per giudicare la situazione buona o cattiva. L'ideale ovviamente sarebbe alzarsi, fare colazione in un bar aperto solo per te sotto casa e lavorare nel palazzo di fronte: perché non sono così fortunato? Comunque anche se avessi questa fortuna, non potrebbero nemmeno lontanamente avvicinarsi all'imprevedibilità di quelle di un tempo. La vita monotona dell'età adulta ragazzi!"


Un pesciolino rosso nuotava come ogni giorno nella sua piscina di vetro e come ogni giorno scambiava allegramente due chiacchiere col suo riflesso, anche se ovviamente non sapeva che in realtà non si trattava di un altro pesce. O magari si, che ne so? In effetti non è che abbia tanto da fare un pesce in una palla di vetro di qualche litro. Come ogni mattina, una premurosa signora si preoccupava della sua piscina in un modo che a lui però almeno agli inizi non andava proprio a genio. Neanche sveglio, il poveretto si vedeva scaraventato giù dal letto e buttato in una delle due vasche del lavandino che la signora aveva preventivamente riempito d'acqua, per poi essere ripescato per mezzo di un colino con cui la stessa si divertiva ad inseguirlo e, dopo una serie di fughe rocambolesche che glie toccava fare pensando ogni volta che fosse la fine, ad acchiapparlo. 'Povero pesciolino!', starete pensando, ma la signora non si accorgeva nemmeno di queste sottigliezze e pensava solo a tener pulita quell'acqua dove c'era il pesce rosso di cui il figlio undicenne chiedeva sempre notizie. Ma sebbene non chiedesse nulla del fratello, la signora si prodigava ogni giorno a passare anche l'aspirapolvere alle 7 in punto non vicino, de più, alle orecchie del primogenito ancora assorto nei suoi sogni e svegliatosi, di giorno in giorno con qualche capello - non è vero, ma è divertente l'immagine - in meno, con più di qualche sospetto che in realtà la madre non glielo ficcasse direttamente nelle orecchie quel Folletto. Ed era meglio alzarsi subito ed allontanarsi da quel turbinio molto simile a quello di un aereo in fase di decollo perché magari si poteva diventare anche sordi. Non a caso il marito della signora si ritrova con qualche problemino all'orecchio, che poi coincidenza vuole che sia proprio quello sinistro eheh! No va be, quello in realtà è causato dalla serie tv Cobra 11 che tutto il vicinato ha dovuto imparare a conoscere sebbene potesse, e probabilmente volesse, farne decisamente a meno. Così il fratello ritrovatosi in sala da pranzo ancora intorpidito dal sonno, si appoggiava come al solito sul divano posto di fronte al boccione col pesce e non poteva non constatare lo stress di quello che, sebbene fosse stato appena lavato, si ritrovava nuovamente e chissà perché col pannolone sporco. 'Ma è impossibile! Ma quanto caga sto pesce?!' - osservava la signora quando ripassava poco dopo da quelle parti con il Folletto al suo seguito e notava l'accaduto mentre il figlio sorrideva di gran gusto ancora piazzato sul divano. Non passavano altri due secondi però che quella si rimetteva a lavoro e riaccendeva l'odiato oggetto. Così, che avesse fatto in tempo a far colazione o meno, al figlio toccava passare in un altra stanza, in un altra ed in un altra ancora, finché alla fine non si ritrovava fuori di casa. Il fatto che fosse riuscito durante questo procedimento a vestirsi rimaneva più o meno un dettaglio. 'Bel paio di bermuda! Ma non dovrebbero essere un filino più lunghi?' - osservava il vicino. 'Molto divertente!' - ribatteva quello mentre bussava alla porta di casa cercando invano di rientrare.

B.M.


Nessun commento:

Posta un commento