mercoledì 26 giugno 2013

Uno sproloquio annunciato



Arrivi davanti alle porte che sai si apriranno al tuo passaggio e, convinto di ciò, tiri dritto senza notare il piccolo foglio sopra la scritta entrata con su scritto 'guasta' e te vai a schiantare contro quella che trasparente rivela la tua figuraccia all'intera platea voltatasi in quell'attimo a causa del tonfo. Entri dalla porta non guasta e cerchi di riprenderti così quel pizzico di autostima appena perso sorridendo come nelle più belle gags di Verdone, aggiustando i pantaloni e parlando come se ci fosse qualcuno ad ascoltarti: "No ma io la scritta l'avevo vista... È che non so leggè! Che stai a scherzà? Oh! E namo me!' Sicché entri e,
al solito, come accade all'intero genere maschile, di colpo vieni attratto da una sfilza de numeri e quello che passa per la mente in quel momento, mentre sorridi come un beota, è approssimativamente: "anvedi la! Allura: 23, 14, 13, 10, 9, 6. Numero jolly: 1!" A volte accade di conseguenza che, subito dopo l'entrata, si formino così file chilometriche di uomini col 'carello' e con lo sguardo rivolto verso le casse, alcuni che cercano invano di riuscire ad inserire la monetina distratti dagli 'sconti' ed altri che litigano ferocemente con le proprie mogli davanti a folle di scommettitori che danno 5 a 1 la vincita del cretino fattosi scoprire. Dopo un quarto d'ora di standby, di punto in bianco il cervello riesce bene o male a riprendere la normale attività di sempre. Gli occhi rientrano nelle orbite, la bava si asciuga sotto il mento, le gambe ricominciano a riprendere il normale movimento. Mentre l'iniziale formicolio va pian piano dissolvendosi, entri nel reparto frutta e verdura, dominio incontrastato delle donne che, seppur sia un luogo comune, se non vegetariane sono tutte comunque salutiste al limite del disumano. Le vedi aggirarsi così in preda al panico, con guanto e busta in plastica, per arraffarsi magari l'ultimo cesto di fragole rimasto. C'è qualcuna persino che accenna una volata ed un tuffo mortale carpiato con doppio avvitamento pur di essere la fortunata vincitrice dell'ultimo porro rimasto.

Nel supermercato però si realizzano soprattutto gli atroci incubi degli uomini fidanzati o sposati. L'incubo per questi, nel reparto frutta e verdura, deve ancora iniziare, ma, ormai consumati dall'esperienza, li vedi che iniziano ad assumere già da qui quello stato pseudo catatonico che li contraddistingue nelle fasi più strazianti della vita di coppia. Passeggiando fra i vari reparti, capita alle volte che la moglie attratta da qualche sconto inizi a sbraitare ed attirare l'attenzione del maschio fermatosi quattro corridoi prima nuovamente col cervello in pappa. Questo la raggiunge così pronto al peggio. 'Guarda, guarda!' - glie fa quella tutta agitata - 'C'è un'offerta del 50% sull'orzo, caro!' Alchè quello, che già ha capito come va a finire, prova comunque un estremo tentativo per riportarla sulla via della ragione. Così, caricandosi con la giusta dose di remissiva calma, efficace talune volte a soggiogare la donna facendole credere che è lei ad avere il dominio assoluto in famiglia e quindi indurla ad essere indulgente in qualche modo, si avvicina, le prende le mani giungendole a metà busto e le confida sottovoce una semplice verità: 'cara, ma noi non l'abbiamo mai mangiato l'orzo negli ultimi 5 anni. L'unica volta sarà stato per sbaglio in autogrill. E quella volta te sei ca.... 'n cueddu tutta la notte. Eheh!' Sarà colpa magari del ghigno finale, sta di fatto che la scena il più delle volte si conclude nella stessa maniera, con la donna che, vedendosi accecata da quella verità, benché all'inizio volesse una sola confezione così tanto per provare, alla fine per orgoglio opta per l'acquisto dell'intero lotto presente, che probabilmente sosterà così nel sottoscala fino alla data di scadenza.

Il carrello, così ricolmo d'orzo che quasi neanche più si sposta, sembra voler risputare fuori la monetina, convinto del fatto che quel luccichio non valga cotanto sforzo, e voler abbandonare la carriera da 'carello' appunto ed andare in pensione. La donna, che all'ottavo corridoio è ormai su di giri, quasi attratta fisicamente da qualsiasi cosa, invece vorrebbe portarsi l'intero supermercato a casa e guarda nei carrelli altrui cercando l'oggetto che ancora le manca. Inebriata dal profumo di nuovo, aspira in quegli attimi segretamente a trasferirsi addirittura ed abitare stabilmente nel corridoio 10, terzo scaffale a destra, e ne prende inconsciamente possesso. 'Mi scusi. Spenga la luce che qui c'e gente che domani va a lavorare!'- fanno del tutto fuori di senno al dipendente del supermercato di turno che rimane allibito mentre i mariti le agguantano e se le portan via prima che attirino gli sguardi della gente. Ad un certo punto l'estasi è totale. La donna viene colpita da smanie di grandezza... - si va be, voglio dire smodate rispetto al solito. 'Allora si, prendi tre/quattro Conigli, sai per la duchessa: ne va matta! L'agnello per la Marchesa di Pompadour e Ambrogio... ho un leggero languorino! ... Prendimi tre cinghiali toscani! Mi raccomando: belli robusti!' Benché il manuale prescriva una bella botta in testa per resettare il sistema e risolvere il problema, l'uomo, che sotto sotto è quasi tentato di lasciarla li, si rivolge a questo punto ad uno dei preti di passaggio insieme al quale, armato di bastoncini di pesce di terza marca, tenta un esorcismo. Altrimenti più facilmente si limita a pronunciare una di quelle parole che nell'immaginario femminile sono accostate, se non ne usurpano addirittura il posto, alle sacre figure. Basta parla de scarpe insomma... Nel caso che queste manovre falliscano, esiste comunque un'ultima via di scampo. Dopo il bancone dei surgelati infatti, si vedono questi gruppetti di uomini rifugiarsi nel magico reparto computer, un piccolo lido dove trovano refrigerio e aspettano che la propria consorte rinsanisca, ammesso che questo succeda: un luogo interdetto al genere femminile che ne rimane alla larga per motivi ancora ignoti all'intera comunità scientifica. Eheh.

Dopo qualche decina di minuti, la donna infine, notando una certa riluttanza del carrello a muoversi - nell'immaginario femminile il carrello se muove da solo... eheh -, si accorge della mancanza dell'uomo, benché per esse appunto i due fatti non siano collegati. Dopo un rapido giro dell'intero supermercato passa così al bancone all'entrata del reparto computer a ritirare il proprio consorte. E alle volte, chi lo sa, sbagliando persona o magari facendolo apposta approfittano dell'occasione. 'Che fai tu?' 'Io? ... Impiegato!' 'Ah va be, ma la macchina ce l'hai?' 'Si!' 'Be e namo me!'

B.M.


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