mercoledì 8 maggio 2013

Immaginazione spinta



"Si spende tempo, troppo tempo alle volte per pensare e magari si aspetta che qualche genialata cada dal cielo e cambi la nostra prospettiva per aiutarci a decidere. Ma siam davvero sicuri di voler veramente una mano da qualcuno?"



Sei solo con solo le mura della tua stanza ad ascoltare le tue farneticazioni quando ecco entrare Fonzie con il suo ciuffo anni '60 che ti si siede accanto come se fosse a casa sua ed inizia ad incoraggiarti: "Sei tu e la tua mazza da baseball! Colpisci! Manda la palla al di fuori del campo! No va be, accontentati di centrarla. Eheh! Ehm... ehm...". Alchè imbarazzato e non sapendo cosa dire tira il pollice su concludendo con un "Ehi!". Ti guardi intorno e mentre pensi: "Cos'avrà mai voluto dire?", tutt'ad un tratto la televisione posta sul comodino si accende, manco fosse un film dell'orrore. C'è il tenente Colombo che scruta il campo, saggia la direzione del vento, assaggia un grumo di terra e batte verso il green. Poi fa due passi nella tua direzione e mentre si accende un sigaro inizia a borbottare: "Devi valutare tutto. Tutti i dati del problema sono importanti. Mmm... Vediamo un pò. A che ora hai detto che sei rincasato? Le sette? Mmm... E alle otto c'hai la partita? Mmm...". Guarda per terra, ragiona un secondo e sentenzia: "Non ce la farai mai!". Così per mesi, quei due aiutanti che ti sono entrati in casa per risolvere tutti i tuoi problemi ti accompagnano dappertutto, ti offrono da bere, ti invitano a giocare a biliardo, finché ad un certo punto non ti stufi della compagnia e un giorno li semini nel vialetto lasciandoli fuori finalmente di casa. Il problema è che dovrai comunque uscire prima o poi. E mentre mediti sul da farsi, scruti dalla finestra spostando leggermente la tenda quei due che la fuori si azzuffano, probabilmente perché il tenente si sarà accorto dell'assicurazione mancante sulla moto del compagno di ventura, avrà chiesto spiegazioni ed avrà ricevuto un 'ehi!' che avrà mal interpretato come un affronto e per questo sarà venuto alle mani. Sconsolato, non fai in tempo a ritornare con lo sguardo verso l'interno della stanza che t'appare un omone alto tutto vestito di bianco. Ma il tuo "Ca...!", piccolo sussulto dovuto allo spavento, non finisce di uscire di bocca che quello sentenzia: "Stupido è chi lo stupido fa, Signore!". Tenti di divincolarti, apri la porta e ripercorri di corsa il vialetto nella direzione opposta a quella precedente, inseguito da quello che non la smette di borbottare qualcosa su una certa scatola di cioccolatini. Salti in macchina, parti alla velocità della luce, ma t'accorgi che sul sedile posteriore si cela un ospite inaspettato. Lo senti muoversi, spazientirsi, cambiare nervosamente posizione e speri che non sia lui, ovviamente, il peggior incubo che potrebbe capitarti in questa situazione: il dottor Cox. Sicchè guardi nello specchietto retrovisore e una volta certo che non sia lui, tiri un sospiro di sollievo. Meno male. E' solo una tigre indemoniata che al massimo ti lascerà qualche graffio sulla schiena. Eheh.

B.M.


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