venerdì 14 febbraio 2014

Equivoci irrisolti

 

"Stamattina mi sono spaventato! Troppa luce! Oddio: che ore sono?! Fiuuuu! Che spavento! Ormai abituato al nero, al grigio, al bianco del cielo milanese, avevo dimenticato che il sole di questi tempi si alza abbastanza presto e fa capolino fuori dalla mia finestra lanciando i suoi raggi già alle 7.30, tanto che ormai evitavo, da un mesetto ormai, la sera, di abbassare le serrande. Così oggi, quando l'ho visto li a salutarmi, dovendo essere a lavoro per le 9.30, c'è mancato davvero poco che mi venisse un colpo, per non dire altro. 'Finalmente timbra il cartellino anche lui!' - è stato il mio successivo commento. Fatto sta che era un mese che pioveva incessantemente, e la stanchezza accumulata a causa dei conseguenti disagi si è fatta sentire una volta fuori dal cancello. Ho per la prima volta voluto, desiderato un auto. Un auto che mi portasse a lavoro in mezz'ora, che riducesse la fatica e lo stress che provocano i mezzi e le successive passeggiate chilometriche. Si, è vero! Ma è stato un secondo! Subito dopo ho ripassato la causa principale di tanto inquinamento, quello che inesorabilmente ci sta uccidendo qui al nord. Così ho subito allungato la mia gamba destra, ho camminato!"

Jack scende quei pochi gradini posti davanti all'entrata come ogni mattina, portando con se una valigia di pensieri che da un po' di tempo non riesce più ad aprire e a svuotare regolarmente. È imbronciato. Nuove e preoccupate pieghe dipingono il volto di un giovane quarantenne. Tira fuori le chiavi dalla tasca, alza lo sguardo. Un uomo un po' più vecchio di lui è li ad aspettarlo, appoggiato, quasi seduto sul cofano della sua bellissima auto. 'Cosa ci fai li fermo?' - domanda avvicinandosi. 'Aspetto!' - risponde quello. 'Aspetti? Cosa? Aspetti cosa?' - gli domanda subito scaldandosi ed ormai arrivatogli sotto a muso duro. 'La stessa cosa che stai aspettando te!' - risponde quello con semplicità e gran tranquillità. Jack lo guarda stranito. 'Vedi, questa mattina mi sono svegliato e ho avuto paura. Pensavo. Il tennista ha la sua rete, l'assassino ha la giustizia, il politico ha le leggi. Il lavoratore ha le tasse, l'imprenditore ha la guardia di finanza, e via discorrendo. E io? Io cos'ho?' 'Bè, io, io... in questo momento io ho te!' - risponde Jack sbuffando. 'Ahah!' - sorride sarcastico - 'No, seriamente, non ti pare di fare troppo e di ottenere troppo poco? Alla fine guardo la gente e non trovo grandi differenze. È inutile che vai a cercarne: semplicemente non ce ne sono, non ce ne sono mai state e mai ce ne saranno! Puoi vedere ciò che non c'è, è vero, ma non ti sembra di star esagerando con l'immaginazione ora?'. Jack lo guarda come guarderebbe la sua ormai abitudinaria moglie al culmine di una insperata notte di passione. 'Senta lei ha chiaramente bevuto troppo o troppo poco questa mattina: si levi!' 'Ma no, scusami: ragiona! Apri gli occhi! Svegliati!' 'Signore si leva o devo chiamare i vigili?' 'Ma no, no, non mi sposto di qui, devi capire!' 'Ma cosa, cosa dovrei capire?' 'Perché dovresti salire in auto e andare via? Il tuo lavoro ti darà le risposte che stai cercando? Non mi pare proprio! Quello che puoi fare, che sai che deve essere fatto, non lo farai stando seduto dietro una scrivania, o mentre berrai il solito caffè che la macchinetta ti rifilerà alle 10.30 e di cui hai ormai accettato il sapore nauseabondo!' Jack lo guarda ancora più stranito, ma nell'attimo successivo un brivido gli attraversa ferocemente la schiena. Il viso si distende, si addolcisce, perde qualche anno. Finalmente Jack è folgorato dall'intuizione: 'Ma sì! Un po' d'olio e via! Ecco cosa ci voleva! Addio ai cigolii strazianti delle molle del letto! Grazie!' - grida entusiasta Jack stringendo la mano a quello sconosciuto che contento si defila. Sconosciuto che a quanto pare sapeva orari di lavoro e conosceva quel problemino che, a detta della moglie, sembrava essere l'unico a compromettere la vita sessuale del povero Jack. Ma questa è un'altra storia... Ancora una volta però, il buon vecchio dottor 'Chicazluconosc' aveva risolto i problemi della gente. Cosa faremmo senza di lui?
 

B.M. 
 

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