"Scrivendo si possono affrontare tanti di quei discorsi... Pensieri che invece nella vita reale non ci si sognerebbe mai di descrivere a nessuno o che se rimanessero personali non avrebbero nessuna definizione esatta. Ed è forse questo il motivo centrale di questo blog. (Oltre a servire come allenamento alla scrittura)"
Oggi mentre compivo un gesto del tutto quotidiano e banale pensavo a questa persona, a questa figura più che altro. Tutti ne abbiamo uno. Nei primi 10-12 anni sono per noi degli idoli: sanno tutto, sanno fare tutto, hanno sempre qualcosa da insegnarci. Poi tutto cambia: fra i 12 e i 20 anni diventano quasi invisibili, dei fantasmi. Ci sono sempre, ma la loro presenza si da ormai per scontata tanto che se non si muovessero non riuscireste a distinguerli dalla carta da parati. Ora ho voluto enfatizzare il concetto: ovviamente non è proprio così. Alle volte diventano persino degli idioti. Quando infine fai ingresso nel mondo reale capisci quanto invece ogni loro attenzione sia stata effettivamente importante. E per quanto un amico ti possa esser vicino, per quanto una ragazza ti possa amare, capisci che lui è di gran lunga la persona che più terrà a te per il resto dei suoi giorni.
'È tutto a posto? Hai mangiato? ... Vuoi che t'aiuti a falciare il prato?' ... 'Papà vivo in un monolocale a Milano!' 'Mmm... comunque chiamami se hai bisogno che t'aiuti a falciare il prato' ... 'E va buò!' E scommetto tutto quello che volete che fra qualche decina d'anni non sarà cambiato un granché: 'È tutto a posto? Hai mangiato? ... Vuoi che t'aiuti a falciare il prato?' ... 'Signore, guardi che ha sbagliato per l'ennesima volta numero!'... Bè forse qualcosa si... Eheh.
Fra le tante cose, mio padre è un esperto della 'apertura lampo, a mano, delle buste di latte'. Eheh. Sembra una cavolata, ma per un bambino di 6-7 anni sembrava una magia soprattutto perché quanto doveva sembrare forte se te non riuscivi quasi ad aprirlo con le tue magnifiche forbici dalla punta arrotondata? Ero un fan di solletico a quell'età... Eheh. Quando dopo qualche mese di 'aperture di buste di latte' a mano nuda ormai lo facevo ad occhi chiusi, avendo imparato la 'tecnica', passai alla 'missione impossibile' successiva. In un'altra occasione mio padre si dimenticò per un attimo che i piccoli hanno spesso la mania di emulare i propri genitori e per cogliere di sorpresa me e mio fratello mentre si giocava a fare la guerra con delle pistole giocattolo ebbe la magnifica idea di salire sull'armadio a muro di 2 metri in stanza da letto. Grazie a quella mossa vinse la battaglia, ma da quel giorno io è mio fratello iniziammo ad arrampicarci su quell'armadio ogni qualvolta che rimanevamo da soli in casa... risultato: occhi neri ogni due tre settimane finché la 'generale' non capì alla fine e se la prese con lui poveretto. Eheh. Bei ricordi: belli e dolorosi.
Potrei continuare ancora per molto di certo, ma devo andare. Il senso ultimo per farla breve e chiudere in bellezza è che non so cosa domani mi succederà. So per certo però che se sarò ancora qui qualcuno come ogni giorno mi telefonerà: 'buongiorno! ... Vuole provare la nuova offerta Vattelapesca di Wird...'
B.M. (16 FEBBRAIO 2013)
(Qui di seguito la canzone di Lorenzo dedicata al padre. Una genialata veramente!)
Nessun commento:
Posta un commento